Ritratto del pittore Miro Romagna, matita su carta cm.30x21, anno 1979
 
 
 
 

Romano Parmeggiani

Il maestro Romano Parmeggiani, fratello minore di Tancredi, è nato a Venezia nel 1930 e dal 1958 si è trasferito a Roma. Muore all'’età di 72 anni a Santoro, presso Vicenza, dove si era ritirato a vivere

"La singolarità di Parmeggiani oltrechè da quell'iperealismo degli spessori della storia cui ho accennato, è data dalla sostanziale mediazione spettacolare, teatrale, manieristica che egli fa di miti e visioni laiche, meglio neopagane, e che non sono subito utilitarie e di facile consumo. In questa certezza apparente di immagini, ogni figura è precaria, direi soltanto tenuta in piedi da un pittore il quale mostra un pensiero dominante della chiarezza, della costruzione  e di una nuova annunciazione che dovrà pure esserci, che ha qualcosa, nella tensione lirica e nella moralità, del delirio per il serale orizzonte di un Caspar David Friedrich."

La città rovinata, e come ricostruita in teatro, è quasi sempre il luogo storico dell'immaginazione dove scatta un gesto nuovo di vita dei sensi, di vita dei pensieri, di annunciazione. La natura è quasi sempre di serena tragicità: sia esemplificata dall'antico iguana di un verde pietrificato ma anche sopravissuto a molte civiltà umane sia esemplificata dall'alberello dei prati romani di periferia o dei giardini veneziani o ancora dall'erba che cresce su dalle pietre. Il trompe-l'oeil sulla storia è forte, ma la trappola per il nostro sguardo ci porta un grosso interrogativo sul nostro presente, sulla città e sulle annunciazioni possibili.

Dario Micacchi 

Tratto dal catalogo "Triveneta delle Arti" - 2° Rassegna degli Artisti delle Tre Venezie, Villa Contarini Simes, Piazzola sul Brenta - Padova 1975

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