Guido Carrer
Guido Carrer alla sua personale nella Galleria d'arte Sant'Angelo - Venezia 1970/75 |
Guido Carrer nasce a Venezia il 16 novembre 1902 da una famiglia veneziana di commercianti. Viene avviato agli studi tecnici; quindi il padre lo mette al lavoro al caffè "All'Angelo", dove resterà con i fratelli fino al 1942. Nel locale, frequentato da letterari ed artisti, cominciò fin da giovanissimo a prendere contatti con le problematiche pittoriche.
I suoi primi dipinti risalgono al 1920: ritrattini della nonna e della madre. All'Angelo divenne un promotore di cultura: fonda e dirige una specie di cenacolo veneziano, in cui dal 1934 in poi si tengono mostre d'arte. Con lui sono i pittori "lagunari": Mori, Seibezzi, Bergamini, Dala Zorza, Varagnolo, Da Venezia, ecc. Intanto partecipa a varie mostre collettive fin dal 1925 (dal 1930 ll'Opera Bevilacqua La Masa") . Nel 1927 fonda un giornale umoristico, "La checca", qui si rivela la sua eccellente vena di disegnatore.
La sua prima personale ha luogo appunto "All'Angelo" nel 1938: espone soggetti veneziani e paesaggi di montagna. La tendenza è post impressionistica. Nel 1942 inizia a frequentare l'Istituto statale d'arte, dove si diploma. Numerose sono in quegli anni le partecipazioni a collettive, tra cui nel 1940 e poi nel 1948 e 1950 alla Biennale di Venezia; in precedenza nel 1939, alla Quadriennale di Roma. In questo periodo ha lo studio alla Giudecca, nel palazzetto del pittore De Maria; quindi si stabilirà con lo studio a San Barnaba. La sua seconda personale è nel 1943, all'Opera Bevilacqua La Masa: espone in genere vedute veneziane e nature morte.
Nel 1946-47 frequenta per otto mesi Burano. Nel 1947 fonda con altri artisti il sodalizio della "Valigia". Nel 1948 riprende ad esporre in personali: prima a Roma (1948) poi a Venezia (1949). Il suo spirito organizzativo, unito ad una cordialità e generosità d'animo, lo porta prima a fare il segretario dell'Opera Bevilacqua La Masa (dal 1940 al 1943) poi a fondare insieme a Felice Carena, e quindi a dirigere per tredici anni, dal 1950 al 1963, la sezione veneziana dell'UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) con la Galleria San Vidal, che diventa un attivo centro d'arte contemporanea. Nel 1949 sposa Antonietta Gardazzo, che gli sarà sempre affettuosamente vicina.
Tra il 1948 e il 1950 si attiva la svolta della sua pittura: cioè il passaggio del post-impressionismo lagunare ad una visione tersa e nitida della laguna , fondata sulla sintesi geometrica. L'evoluzione si nota sulla mostra personale a San Vidal del 1952 e poi, ancora più chiaramente, sulle successive personali del 1954 e 1956. Intensissima è in questi anni la partecipazione a mostre regionali e nazionali. Nel 1956 si trasferisce con la moglie a Mestre, ma questo non gli impedisce di essere presente quasi quotidianamente alle manifestazioni culturali a Venezia.
Ben ventinove sono le mostre personali: oltre duecento le partecipazioni a collettive, Ecco l'elenco delle personali: 1938 Saletta dell'Angelo a Venezia; 1943 Bottega dell'Arte del Comune di Venezia; 1948 Galleria La Giraffa, Roma; 1949 Galleria dell'Ordine della Valigia; 1950 Galleria del Caminetto, Trento; 1951 Galleria dell'Ordine della Valigia, Venezia; 1952-54-56 Galleria San Vidal, Venezia; 1957 Galleria La Felucca, Roma; 1959 Galleria Del Gallo, Auronzo; 1962 Galleria San Vidal, Venezia; 1963-64-66 Galleria San Giorgio, Mestre; 1967 Galleria Alessandra, Rovigo; 1967 Galleia Il Castello, Trento, 1967 Galleria Novelli, Verona; 1968 Galleria La Vela, Riva del Garda; 1969 Galleria Santo Stefano, venezia; 1970 Galleria Sagittario, Udine; 1972 Galleria Acquario, Mestre; 1973 Galleria Sant'Angelo, Venezia; 1974 Galleria Le chance de l'art, Bolzano; 1974 Galleria Giorgione, Castelfranco; 1978-82 Galleria Gigli, Mestre; 1984 Galleria Cenacolo San Carlo, Mestre.
Muore l'11 ottobre 1984, a quasi 82 anni. tre restrospettive vengono allestite: a Mestre nel 1984 e poi nel 1985, a Bologna nel 1986. Mestre gii dedica una via cittadina,
Altre più esaudienti notizie biografiche, con l'elenco di tutte le mostre si trovano in un fascicolo edito nel 1986.
Fra i premi conseguiti: Vittorio Emanuele II; Comune di Venezia; Amministrazione Provinciale di Venezia; Ministero del tesoro.
Medaglia d'oro Premio Burano nel 1956.