Luciano Todesco

Partecipa alla vita artistica dal 1956. Conta preferenze fra le più importanti e classiche rassegne d'arte quali le Collettive della Bevilacqua la Masa di Venezia (1964-65-66), le edizioni del premio Suzzara, la Triveneta delle Arti, la "Mostra di Palazzo Esposizioni" a Roma, la "Biennale Pettenon", la "Mostra Nazionale Grafica di Arezzo", la "Mostra Internazionale di Sassari", la Wordl Fair di New York, le manifestazioni di Grafica internazionale in Jugoslavia. Rappresentato in esclusiva dalla Galleria d'Arte San Giorgio, figura all'Arte Fiera di Bologna nel 1975 e alla Fiera del Levante di Bari nel 1976.

Da annotare, fra le diverse partecipazioni al di fuori del territorio nazionale, la presenza all'Interart Galleries di New York (1964-65) e a Lugano (Artisti Italiani Contemporanei) nel 1971.

Invitato a al "Siena 1982" e al Gran Palais, selezionato per il "Salon 1982". Ha allestito molte personali in Italia ed all'estero. Ha collaborato con riveste d'arte e si dedica al design. Ha presentato lavori vitrei al "Murano 1981" tenutasi a Palazzo Grassi a Venezia.

 "....Todesco risale ad un certo clima "milanese" neofigurativo: lo squallore delle periferie, il grigio sporco del cemento, la miseria dell'uomo annegato in un ambiente anonimo e triste. Questa "condizione umana" è resa con mestizia che non scade nel romanticismo, bensì si innerva di contenuti sociali sempre affiorati. La "tenuta" resta sempre pittorica, per via di una sensibilità nervosa che guida Todesco nella resa della materia".    Paolo Rizzi 1973

 ".....Luciano Todesco, che fu la scoperta al premio Suzzara nel 1968, è, certamente, fra i pittori della neo-figurazione, uno di quelli che meglio si sono distinti per tradurre con spirito personale certi aspetti della città e specialmente della periferia vista spesso negli angoli degradati. La pittura è modulata sulla gamma dei grigi che divengono anche preziosi ed esaltano le poche note di colore vivo. I caratteri della composizione, spesso insolita nel taglio, imprimono il senso dinamico e concitato di un ambiente che fa sentire la tensione latente":    Dino Villani 

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