Ennio Finzi
Ennio Finzi 1991, Foto di Francesco Barasciutti http://www.barasciutti.it |
Nasce a Venezia nel 1931 e, giovanissimo, si interessa alla pittura ed alla musica. Dopo una temporanea frequenza dei corsi dell'istituto d'Arte di Venezia viene attratto dall'affascinante scoperta dello sconvolgimento strutturale dei cubismo, il che gli permette di trascendere il dato reale della rappresentazione. Dopo la Biennale dei 1948 si riapre a Venezia l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee e questo fatto offre a Finzi la possibilità di dedicarsi allo studio dei maestri delle avanguardie storiche.
L'incontro con Atanasio Soldati, che soggiornò a Venezia per qualche tempo. generò uno stimolo che probabilmente influenzò le opere successive con accesi cromatismi e rigorosi equilibri formali.
Nascono così le prime "invenzioni" in cui il ritmo, il colore, la luce, il timbro assumono il ruolo di elementi portanti e diverranno una costante basilare di tutta la sua ricerca. Notevole influenza in quegli anni sarà esercitata su Finzi da Virgilio Guidi per la forza ideologica dei pensiero creativo e da Emilio Vedova per l'impeto del gesto che aggredisce la superficie.
La scoperta della musica dodecafonica io porta ad appropriarsi del principio della "dissonanza". improvvisamente, in tal modo, la prassi di un colore sciolto da ogni relazione di tono e che si assumeva l'esclusiva funzione di timbro. apriva nuovi e vasti orizzonti, tanto che da quel momento e fino al termine degli anni '50 il suo lavoro risulterà una ossessiva ricerca sulla semantica del gesto, della luce, dei timbro. li rapporto suono-colore, un colore che Finzi, più che "vedere", ama "ascoltare" nelle sue risonanze più intime, gli permette di esprimersi secondo altre regole del tutto aleatorie in svincolata autonomia.
Sul finire degli anni '50, segnati dalle sconvolgenti intuizioni di Lucio Fontana, che Finzi conobbe a Milano in occasione di una sua mostra alla galleria Apollinaire, la turbolenza gestuale e l'urgenza espressiva si placano e subentra una dimensione più riflessiva nella direzione di un superamento della pittura stesso, con l'avvicinamento alle teorie gestaltiche sulla fenomenologia della percezione. i principi della optical art informarono le sue ricerche sulla suggestione ottica, dovuta ai fenomeno della conservazione retinica delle immagini, fino al 1978. Dopo una breve crisi seguita all'esaurimento dell'interesse per i principi della visualità strutturata, nel 1980 Finzi si abbandona, con rinnovata energia ed entusiasmo, alla ritrovata immediatezza della pittura scandagliando nuovamente le fascinose trame del colore, che si eleva oltre le dissonanze degli anni '50.
La pittura riconquista lo spazio dominante con un successivo alternarsi di colore e non colore, di luce ed oscurità che si contendono la superficie dell'opera, li nero viene posto come la luce dei buio, dei vuoto dei silenzio, e io conduce a sondare le risonanze più segrete dell'inesistente sull'invisibilità della pittura stessa. Nella continua dialettica della ricerca, Finzi procede per stadi successivi di evoluzione caratterizzati da espansioni di sontuosità cromatiche e da improvvisi azzeramenti di ogni luminosità in cui concentra allo stato potenziale ogni emissione energetica. Questo incessante porre in discussione i propri modi operativi. io rende estraneo ad ogni precostituita forma stilistica e gli fa assumere il "non-stile" ad etica professionale. Attraverso il succedersi delle esperienze Finzi insegue continuamente il sogno della pittura con una tensione sempre rivolta alla rigenerazione, alla catarsi e negli anni più recenti si riappropria delle connotazioni insite nella pittura e nel colore non più inibiti da regimi ideologicamente chiusi, bensì con un abbandono totalmente aperto e disponibile alla sfera globale dei sentimento della pittura stessa.
Principali mostre personali:
1956
Fondazione B.L.M. Venezia.
1957
Galleria Schneider, Roma.
Galleria S. Stefano, Venezia.
Galleria Numero, Firenze.
1958
Galleria Apollinaire, Milano (testo G. Marchiori).
Circolo di Cultura, Bologna.
Fondazione B.L.M. Venezia (testo di U. Apollonio).
1961
Galleria Il Traghetto, Venezia.
1964
Galleria Gritti, Venezia.
1969
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galleria Schreiber, Brescia.
1970
Galleria l'Argentario, Trento.
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galleria l'Incontro, Vicenza.
1971
Galleria 3B, Bolzano.
Galleria G3N, Seregno.
1972
Galleria Falchi, Milano.
Galleria S. Giorgio, Venezia-Mestre.
Galleria Michelangelo, Bergamo.
1973
Gallerie 58, Rapperswill, Svizzera.
Galleria Quarta Dimensione, Arezzo.
1974
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galleria L'Argentario, Trento.
1975
Galleria Erika, Torino.
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galleria l'incontro, Vicenza.
1977
Galleria L'Argentario, Trento.
Galleria Fidesarte, Venezia-Mestre.
1978
Galleria Arte Struktura, Milano.
Galleria Rosati, Ascoli Piceno.
La Cooperativa Associazione Esperienze Culturali, Pescara.
1979
Galleria Meeting, Venezia-Mestre.
1980
"Artisti per la Scuola" Comune di Venezia.
Centro d'Arte, Acqui Terme.
Fondazione B.L.M. Venezia, mostra antologica.
1981
Galleria Seno, Milano.
Galleria Il Traghetto, Venezia.
1982
Galleria d'Arte Moderna Dino Del Vecchio, Monopoli.
Galleria Lilla, Venezia-Mestre.
1983
Galleria L'Argentario, Trento.
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galerie BIMC, Parigi.
1986
Galleria Il Sole, Bolzano.
Galleria Tommaseo, Trieste.
Mostra lezione tenuta dal prof. G. Mazzariol al Dipartimento di Storia e Critica delle Arti, Facolta' di Lettere e Filosofia, Universita' degli Studi. Venezia.
Galleria Il Traghetto, Venezia.
Galleria Borgo, Treviso.
Galleria Meeting, Venezia-Mestre.
1987
"42 Opere Inedite 1950-1955" Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti, Verona.
1988
Galleria La Virgola, Fabriano.
Galleria Sintesi, Treviso.
Galleria d'Arte Moderna Palazzo dei Diamanti, Ferrara.
Galleria Meeting, Venezia-Mestre.
1989
Galleria Rosati, Ascoli Piceno.
Associazione Artistica "La Cooperafìva" Bari.
Jazz e pittura, Valdagno.
1990
Mostra ontologica Galleria Tommaso, Trieste (testo di D. Marangon).
Galleria Civica Palazzo Todeschini, Citta' di Desenzano del Garda.
1991
Galleria del Cavallino "I versi del colore' Venezia.
1992
Galleria Centro d'Arte la Fenice, Treviso. Studio d'Arte LArgentario, Trento.
1993
Mostra Seminario Incontro con l'Artista, Universita' degli Studi di Venezia, Dipartimento di Storia e Critica delle Arti "Giuseppe Mazzariol".
1994
Arte Fiera, Bologna.
Mostra Antologica, Comune di Sarego.
1995
Galleria d'Arte Moderna "Spriano" Omega (No).
1996
Palazzetto dell'Arte Citta' di Foggia.
Galleria Sagittaria, Ennio Finzi Opere 1951-1958, Pordenone.
Galleria "Linea 70" Verona.
Galleria Cheiros. Vicenza.
1997
Arte Fiera, Bologna, personale galleria Fidesarte e galleria Meeting.
San Gregorio Art Gallery, Venezia.
Galleria Fidesarte, Venezia-Mestre.
Galleria Morone, Milano.
1998
Galleria Bluart, Padova.
Ca' Lozzio Incontri, Oderzo.
Galleria Vega Spazio, Trento.
Galleria Studio Delise, Porfogruaro.
1999
Galleria Dante Vecchiato, Vicenza. Galleria Studio d'Arte GR Sacile.
2000 Galleria d'Arte Tarozzi, Pordenone.
Teatro Comunale Lonigo - Vicenza.
Galleria "Arte Più", Ferrara, presentata da G. Granzotto.
"Finzi e Licafa a confronto", Castello Cinquecentesca L'Aquila.
Citta' di Corale, centro Civico Comunale - Piazza Vesco.
(tratto da: Art Trade on Line)
Maggiori informazioni:
Clicca qui...