Vinicio Boscaini

L'inizio del suo cammino nell'arte, come autodidatta, risale agli anni Quaranta, con numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero. La sua prima mostra personale a Venezia nel 1966, Galleria Adriana; da allora a Cortina d'Ampezzo, Galleria Selene (1966); Centro Culturale Estense (1968). Si trasferisce nel 1968 nel Nord America, ove tiene mostre personali fino al 1970 in varie città americane. Rientra in Italia per un breve soggiorno nel 1971, quando ha luogo, non senza un notevole successo, la sua seconda personale a Venezia alla Galleria Bevilacqua La Masa. In seguito, fra le altre più importanti mostre personali, vanno menzionate quelle di Cosenza (1976) e Roma (1978), Galleria l'Arcobaleno; Galerie Ambiente, Hannover - Germania (1986) e tantissime altre ospitate presso gallerie di fama a livello internazionale fino a giungere ai nostri giorni.

"Una cosa, subito, balza agli occhi: la qualità del colore. Esso è palesemente veneto, anzi euganeo; ma è anche inconfondibilmente boscainiano. Direi che i due poli si attraggono. Il dolce tono veneto spicca come una dominante: sono sfumature e nuances di gialli paglierini, di beiges delicati, di verdi tenerissimi, di rosa incantati. La realtà è vista ed assaporata attraverso un sentimento che, come una lente, la porta verso una certa direzione, senza trasformarla, senza mutarne i connotati. Le stesure sono rapide, a colpeggiature anche larghe e, talora, imperiose; ma è sempre il tono generale che contraddistingue il quadro. Ecco la sensazione dell'unità di luce-colore. Possono esserci i contrappunti ma le macchie vivaci di rossi e di blu cobalto si inseriscono nell'armonia complessiva dell'immagine".