Giovanni Pontini
Giovanni Pontini, foto tratta dal catalogo della Personale alla Bevilacqua La Masa - Venezia 1978 |
Giovanni Pontini nel suo studio 1967-68, foto tratta dal catalogo della Personale alla Bevilacqua La Masa - Venezia 1978 |
Vive la sua infanzia a Venezia e fin da bambino sente viva la necessità di dar vita all' espressività che sente fortissima, al punto di procurarsi la creta dagli scavi delle strade, dalla quale traeva le prime forme.
Uscito dalla seconda guerra mondiale si avvicina da autodidatta affascinato dalla pittura e dalla grafica di Georges Rouault. Ben presto egli si farà conoscere nell'ambiente artistico veneziano per la sua schiettezza e per la forza della sue immagini di pescatori, di operai, di lavoratori, caratterizzate da un profondo impegno sociale e dalla grandiosità della plastica delle figure.
Intanto, in occasione delle diverse Biennali a cui partecipa, ha modo di entrare in contatto con l'opera di Gino Rossi, dei muralisti messicani (tra i quali apprezzerà soprattutto Josè Clemente Orozco) e di Constant Permeke.
A partire dal 1948, inizia a esporre le proprie opere, esordendo quindi nel 1952 alle annuali Collettive dell'Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, alle quali sarà presente anche nel 1953, 1954, 1957, 1958, 1959, 1961 e nel 1964.
Avvicinatosi a partire nel 1954 al movimento realista, verrà elaborando una personale figurazione di matrice espressionista, nutrita della lezione di Courbet, ma aperta altresì all'aspro plasticismo di Sironi. In questi anni, oltre a grandi composizioni di figura e a numerose nature morte, dipinge una vasta serie di paesaggi industriali d Marghera e di Dalmine.
Nel frattempo partecipa nel 1952 alla Quadriennale di Roma e viene invitato al Premio Arbiter a Trieste e al Premio Michetti a Francavilla a Mare.
Nel 1953 prende parte al Premio Burano e tiene una importante personale presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.
Nel 1955 tiene una personale presso la Galleria Santo Stefano di Venezia, nell'anno successivo espone alla Biennale e prende parte al Premio Dalmine a Bergamo, al Premio di Pittura Golfo di La Spezia, al Premio Burano, al Premio Villa San Giovanni e al Premio dell'Antoniano di Bologna. Nel 1956 è un suo breve soggiorno in Calabria testimoniato dalla realizzazione di una serie di paesaggi. Nel frattempo ha conosciuto il collezionista Attilio Arduini che apprezza la sua opera e decide di sostenerlo offrendogli un contratto che gli consentirà di dedicarsi alla pittura con maggior assiduità.
Nel 1957 tiene due significative personali: alla Galleria Schneider di Roma, presentato da Berto Morucchio e alla Galleria La Colonna di Milano presentato da Raffaele De Grada.
Nel 1958 espone nuovamente alla Quadriennale e tiene una importante personale presso la Esther Robles Gallery di Los Angeles.
L'anno successivo prende parte alla Triveneta di Padova e tiene una personale presso la Galleria Rossoni di Trieste presentato da Luigi Ferrante, ha altresì una personale alla Fondazione Bevilacqua La Masa, dove tornerà ad esporre anche nel 1961.
Nel 1964 tiene due importanti personali, ancora alla Galleria Rossoni di Trieste e alla Galleria Jesulum - Centro Internazionale d'arte a Jesolo, prende inoltre parte al Premio Terraferma a Mestre. Nel 1965 ha una personale alla Bevilacqua La Masa, presentato da Armando Pizzinato. Nel frattempo la sua pittura è andata evolvendosi in una sempre più marcata sintesi espressiva, avvicinandosi anche a nuovi temi quali le Draghe e le Cattedrali-Altoforno.
Nell'aprile 1969 tiene una importante personale presso la Galleria Comunale di Arte Contemporanea ai Molini di Portogruaro. Nel 1975 la Galleria d'Arte San Marco a Venezia gli ha dedicato una retrospettiva presentata da Paolo Rizzi. Del 1978 è la vasta Retrospettiva alla Fondazione Bevilacqua La Masa, introdotta in catalogo da scritti di Armando Pizzinato, Giorgio Trentin e da un ampio testo critico di Toni Toniato.
Nell'ottobre 2006 gli viene dedicata una mostra ai Molini di Portogruaro introdotta da un ampio catalogo steso da D. Marangon. Nel 2007 vengono dedicate a Pontini una mostra alla scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, presentata da Ennio Pouchard, una alla galleria civica "Vittorio Emanuele II" in Villa Croze a Vittorio Veneto, e una a settembre nella galleria "Luigi Sturzo" a Mestre presentata da Giulio Gasparotti.
Pontini è stato altresì invitato a partecipare a numerose rassegne all'estero, tra le quali:
- Mostra Internazionale d'Arte a Deauville (Francia)
- Mostra Internazionale di Pittura a Reims (Francia)
- Mostra Internazionale di Pittura a Dijon (Francia)
- Mostra Internazionale d'Arte (Marocco)
- Mostra Internazionale d'Arte a Mosca (Russia)
- Mostra di Pittori Veneti Contemporanei presso la Galleria d'Arte Moderna di Zagabria
- Mostra Internazionale d'Arte Ultimo decenniodel realismo in Italia presso la Galleria d'Arte di Bucarest (Romania)
- Mostra Internazionale di Pittura Works of Top Contemporaries, presso la Palos Verde Gallery a MIdland (Texas)
Bibliografia essenziale
Oltre ai già citati, hanno scritto su Giovanni Pontini:
- B. Morucchio in "Diorama" N°12, Mantova genn-febbr 1957.
- Antonio Del Guercio: Giovanni Pontini, in "Il Contemponaneo" N°5, Roma 22 giugno 1957.
- D. Marangon Le Venezie, in, La Pittura in italia. Il Novecento/2, a cura di C. Pirovano, Electa Milano 1993.
- G. Bianchi, Giovanni Pontini (scheda bio-bibliografica), in testo sopraccitato.
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