Riccardo Schweizer
Riccardo Schweizer 1994, foto tratta dal catalogo "Quaderni d'Arte di Cà Lozzio Incontri" - Piavon di Oderzo, Treviso |
Riccardo Schweizer nasce a Mezzano di Primiero (Trento) il 31 agosto del 1925. All'età di undici anni realizza i suoi primi affreschi tuttora esistenti. Dopo aver frequentato le scuole elementari a Mezzano e le medie a Fiera di Primiero si trasferisce a Trento e poi a Belluno per seguire i corsi dell'Istituto Industriale Veneto.
1945 Si iscrive all'Istituto d'Aret dei Carmini a Venezia.
1947 Bruno Saetti lo chiama all'Accademia di Belle Arti.
1948 Conosce Zoltàn Ràkosi pedagogo ungherese che influirà molto sulla sua formazione culturale.
1950 Si trasferisce a Vallauris per conoscere Picasso: ha così modo di frequentare anche Chagall, Cocteau, Paul Eluard, Tamayo, Pignon, Pierre Roger Capron, Le Courbusier ecc.
1954 Ritorna in italia e accetta la cattedra di insegnante di disegno alla scuola media di Arco e Ceniga (Trento). Dopo solo un mese lascia questo lavoro e si trasferisce a Venezia su invito di Saetti, come suo assistente all'Accademia. Vive in questi anni a casa del pittore Basaglia che sarà in quel periodo lo stimolo ed il paragone per la sua opera. Frequenta con molta assiduità gli ambienti dell'avanguardia culturale della città e ha modo di conoscere fra gli altri Luigi Nono, Bruno Maderna, Gino Marinuzzi, Igor Stravinsky, Salvatore Quasimodo, Vittorio Klauser, Francesco Tentori, Virgilio Guidi, Diego Valeri, Rodolfo Pallucchini, Giuseppe Marchiori, Giuseppe mazzariol, Elio Vittorini, Carlo Scarpa, Peggy Guggenheim, Guido Cadorin, Guido Perocco, Alberto Viani, Filippo de Pisis, Felice Carena, Gastone Breddo, Carmelo Zotti, che prenderà nel 1960 il suo posto all'Accademia.
1958 In occasione del decimo anniversario della fondazione del Musèe Picasso ed Antibes gli viene allestita una grande personale che sarà visitata, fra gli altri, da Jaques Prèvert, Jean Cocteau, e Germaine Richier.
1959 Per la RAI di venezia intervista Filippo de Pisis, Giorgio De Chirico, Maz Ernst, Jean Arp e Carlo Levi.
1960 Lascia l'Accademia di Venezia e si stabilisce sulla Costa Azzurra. Oltre a tenere numerose mostre organizzate dal gallerista Michele Sapone, incrementa la sua attività di ceramista assieme all'amico Roger Capron, sodalizio che continua tuttora. Risalta in quell'epoca il trio Schweizer, Capron e Druet, gruppo di lavoro e di collaborazione che si svipupperà negli anni successivi e che ancora resiste. Conosce il pittore cecoslovacco Franta, con il quale stabilisce un costante rapporto di pensiero.
1961 Nascono le prime opere murali di grandi dimensioni: Apoteosi della tecnica, affresco per l'Istituto Editoriale Italiano di Milano; a San Martino di Castrozza i pannelli in acrilico per l'Hotel Dolomiti e San Martino e il poverello, affresco per la facciata dell'Hotel San Martino; Tempesta sul lago, affresco per l'Hotel Limone a Limone sul Garda.
1963 Si sposa. Dal matrimonio nasceranno Monica e Barbara.
1965 Bassorilievo in ceramica per le nuove terme di Levico (Trento).
1966 Esegue per la scuola media di Cadola (Belluno) un bassorilevo in cemento e due affreschi del disastro del Vajont.
1967 Realizza due monumenti ai caduti per Fiera di Primiero e per Pieve d'Alpago nel Bellunese.
1969 Nel Casinò Municipale di Tripoli vengono collocate due grandi vetrate.
1970 Ha inizio l'attività di designer per la Ceramica Pagnossin di Treviso con la produzione di servizi da tavola.
1977 Realizza un grande pannello per la sala delle riunioni per l'Istituto Agrario di San Michele.
1978 Progetta l'interno del ristorante "Da Silvio" a San Michele all'Adige dalle pareti ai pannelli decorativi, all'illuminazione, ai marchingegni (griglie multiuso, pietra Naraj per cuocere a tavola ecc.), realizzando quel concetto di arte totale (architettura-pittura) che lo ha sempre interessato. Abbandona l'incarico di designer alla Pagnossin ed è sempre più spesso in Costa Azzurra.
1980 Mette a punto una tecnica a base di ossidi e cemento per un grande bassorilievo esterno che ricopre tre facciate del Municipio di Carros (Nizza), edificio progettato da Francois Druet.
1982 Vince il Concorso Internazionale per il palazzo dei Congressi e del Cinema di Cannes, progettato sempre da Francois Druet, per pavimenti in marmo e mouquette, decorazioni parietali, soffitti luminosi, strutture a corolla ecc.
1983 Medaglia d'oro alla X Biennale "Il Muro Dipinto" di Dozza (Bologna) con l'affresco Civiltà contadina, citato anche da "The New York Time" (14 agosto 1984).
1986 Realizza un affresco di 75 metri quadrati per la nuova sede dell'Istituto Trentino di Cultura a Trento. Come designer progetta un oggetto in vetro con il quale vince il Primo Premio Murano, sponsorizzato dall'Accornero di Torino.
1987 Decora la sala del Sindaco e quella del Consiglio del nuovo Municipio di Cap d'All (Montecarlo) ed esegue gli affresci della facciata.
1989 Torna a Venezia per una grande mostra personale presso la chiesa di San Stae, in occasione della quale la casa editrice Electa gli dedica un ricco catalogo monografico, a cura di Luigi Lambertini. Si trasferisce dalla sorella Maria a Talo, poi a Coredo e Casez (Trento).
1990-1991 Progetta e realizza la monumentale scultura in cemento per la nuova sede della camera di Commercio di Trento, dedicandosi anche ad un'intensa attività espositiva in Italia ed all'estero.
1992 Per il Comune di Siror (Trento) realizza un imponente quanto suggestivo affresco di oltre 130 metri quadrati dal titolo I sogni della bancalonga. I primi mesi del 1993 lo vedono impegnato nell'esecuzione di un altro grande affresco per il comprensorio del Primiero nel quale l'artista narra - con il suo inconfondibile linguaggio - usi e tradizioni della sua gente.
1993 Realizza la lontra e la valle per la sede del Comprensorio Fiera di primiero (Trento).
1996 Per la piscina comprensoriale di Primiero esegue la ceramica di 150 metri quadrati.
1997-1998 Realizza quindici modelli di vestiti per la Scuola d'Arte di Cortina.
1999 Esegue i sogni dell'albero per il quale muro esterno della scuola elementare di Mezzano.
(Biografia tratta dal catalogo "Riccardo Schweizer a cura di Vittoria Coen - Electa 2000)
Primo Premio UMAM, Nizza 1961 (presidenti Pierre Bonnard e Henri Matisse).
Premio Montecitorio "Il Baricentro", 1967
Primo Premio Fiocco, Sospirolo, 1974
Premio Provincia di Bologna IX Biennale "Il Muro Dipinto", Dozza, 1981
Secondo Premio "Etruschi", Firenze
Primo Premio "President Association Critique Francaise", Parigi 1997
E' stato socio dell'Accademia degli Agiati di Rovereto e dell'Accademia degli Accesi di Trento.
Si sono interessati alla sua opera, fra gli altri:
Antonio Aniante, Marziano Bernardi, Luigi Carluccio, Elvira Cassa Salvi, Denis Chevaller, Doe de la Souchere, Mario de Michelis, Danilo Eccher, Decio Gioseffi, Menapace, Sandra Orienti, Gian Pacher, Guido Perocco, Rinaldo Sandri, Silvio Zanella, Franco de Battaglia e Maurizio Scudiero.